martedì 21 aprile 2020

"Io non capisco" per viaggiatori


 Io non capisco non è solo una frase teorica, ma anche pratica.....soprattutto se vivi o viaggi all'estero.

Ti da un diritto legittimo per estraniarti dalle famose rotture di palle (chiamiamole con nome eccheccazzo!). Ti chiama Vodafone, Orange, Enel, N26, tua zia 80enne, la moglie del tuo amante (Ebbene si! Può capitare.....a me no ovviamente ma magari a voi è successo) La frase magica è : non capisco. Si diceva che all'estero si doveva sapere chiedere dov'è la stazione, dire che il gatto è sotto la tavola, mio nome è Teobaldo, ecc... Noooooo ! Fidatevi di una che ormai ha passato 32 anni della sua vita all'estero : Il B.A.BA del turista/straniero è proprio: non capisco.

Non capisco, sono francese.

Je ne comprend pas, je suis italienne.

No entiendo soy, (in questo caso ho la scelta come in inglese e in tedesco.....).

In questi casi diventano tutti magicamente fenomeni a darti una mano provando LORO di esprimersi nella tua lingua con un risultato migliore di un lassativo quando sei stittico. Credo aver reso l'idea.

In questo caso, due soluzioni: Getti la spugna in stile Apollo Creed contro Rocky Balboa e cominci a parlare un minimo da salvare i tuoi timpani oppure sfoggi un sorriso degno della peggior pubblicità di una clinica dentaria della Croazia e rispondi "Mamma mia che bravo! Allora sai parlare la mia lingua!".

Attenzione ad usare la seconda opzione perché non ne esci più e magari se il sorriso è proprio fatto bene pensa proprio di aver fatto colpo e che si è trovato un opzione per le sue notti insonne. (Versione valida sia per uomini come per le donne).

Il fine del discorso è che per molti di noi, e molto probabilmente io compresa, il fatto di dire che non capiamo è solo una mezza bugia. Non so voi cosa avete capito della vita ma io ci provo di capirci qualcosa con scarsi risultati giorno dopo giorno, quindi beata ignoranza si dice: a prescindere della lingua che vogliamo o proviamo di parlare.


martedì 8 maggio 2018

Come avere il NIE in 24 ore




Ebbene si! Nonostante tutto quello che avevo letto in merito al rilascio del NIE ( che è un pò come il nostro codice fiscale italiano), è stato molto più facile di quanto era spiegato ovunque sul web.
Avevo letto di ore di fila, documenti da compilare, spiegazioni da dare sullo stare sul territorio spagnolo, indirizzi da provare e infine 45 giorni circa prima di riceverlo!
Ora io vi racconto quella che è la mia esperienza qui in Andalusia, a nord di Malaga.
Prima di tutto per evitare appunto tutti gli inconvenienti delle file ecc, ho scaricato il modulo di richiesta da compilare (ex 15) direttamente sul sito nazionale del "Gobierno de Espana", insieme al modulo (modelo 790 còdigo 12) per il pagamento della tassa. E si! Facile ma non gratis! Anche se sono meno di 10 euro, esattamente 9,54 euro al giorno della redazione di questo articolo .
Dopo aver litigato un attimino con Google traduttore per capire cosa mi veniva chiesto ho compilato tutto, e qui sottolineo: a differenza di quello che ho letto ovunque sul web, come motivazione della richiesta del NIE ho barrato la voce "motivi economici" e sotto dove viene chiesto di spiegare ho semplicemente lasciato vuoto, come lo spazio per la firma perché dovrà essere fatta davanti all'addetto.
Dopo di chè sono andata in banca, la prima che ho incontrato, e anche qui a differenza di quello che viene detto in giro, non ho avuto bisogno di andarci all'alba "perché dopo le 10 non ti fanno più pagare" ma ci sono andata tranquillamente alle 12, ho pagato l'imposta e fatto una fotocopia del mio passaporte (va bene anche la carta d'identità per l'UE) me ne sono tornata a casa.
Il giorno successivo, sono arrivata alle 8 davanti al "comisaria de policìa", dove c'era gìa una ventina di persone in fila, ho aspettato le 8.30 che aprissero e dessero a tutti i presenti un numero, una chiocciola umana praticamente, e ho aspettato il mio turno. Preciso che è fondamentale essere presenti all'apertura del commissariato se no non potete avere un numero e quindi non potete entrare. Nel mio caso, c'è anche chi tranquillamente chiedeva 4 numeri e chiamava successivamente le persone che dovevano fare richiesta. Così uno solo fa la fila e 4 entrano, ma probabilmente si tratta di professionisti che fanno anche da traduttore, anche se , in questo caso, non è affatto utile visto che avrete già le carte pronte e che gli addetti non sono proprio qui per fare chiacchiere da bar con voi .
In meno di mezz'ora hanno chiamato il mio numero dove la ragazza ha verificato il mio passaporto e chiesto di firmare la richiesta , timbrato le carte e capendo che io e lo spagnolo facciamo 2 , detto in inglese di tornare il giorno successivo tra le 13.30 e le 14.
Ovviamente dopo tutto quello che avevo letto immaginavo che tornare il giorno dopo era per dirmi se la mia domanda era in regola o meno e invece alle 13.35 ho avuto in mano il mio NIE!
Niente spiegazioni sul perché, niente file di ore e ore, tra l'altro avevo inserito l'indirizzo del mio alloggio provvisorio e pure sbagliato ma niente 45 giorni ad aspettare che mi arrivasse per posta. in 24 ore ho sbrigato tutto e pronta per iniziare una nuova vita iberica!
Mettiamo pure che sono stata fortunata, mettiamo pure che sia un caso isolato, ma mi sembra doveroso rassicurare chi dovrà fare richiesta di NIE nel futuro che non sempre è cosi macchinoso come vi vien descritto.
Io da mezza italiana, a noi che viene sempre qualche idee per sviare il sistema mi dico: ma se, e dico solo se, questa cittadina, tra l'altro molto turistica, fa le cose più in fretta di altre, perché non venire qui a fare la richiesta? Dopo 2 giorni di spiaggia e sole tornate pure nelle grandi città, ma almeno sbrigate la pratica in un attimo!


martedì 17 aprile 2018

I bambini e la moda

Il bello di viaggiare è che scopri usanze diverse da nazione a nazione. Oggi vi voglio parlare della moda. Un attimo mi trasformo anch'io in fashion blogger, lo fanno in tanti e ne sanno quanto me sull'argomento, quindi mi butto pure io, non si sa mai che si paglia 2 soldi...... no, torniamo seri, e vi giuro che più che seria mi vien da piangere a pensare a quello che si incontra in giro qui.
Tutto bello, il mare, il clima, la gente, il turismo, il cibo....... ma la moda no.
La modo no. Ti prego non farlo! All'inizio ho pensato che l'affluenza di inglesi e tedeschi influenzasse il mio giudizio. Loro, di natura vestono male per noi italiani/ francesi. Loro si piacciono, sguazzano col calzino bianco, le camice variopinte e i pinocchietti unisex anni 90. Però a deturpare la fisionomia dell'Andalusia, in buona parte è dovuto agli spagnoli veraci. Veraci perché non siamo a Madrid o a Barcellona, guardi il mare ok, ti giri ed è profondo sud. Settimana scorsa siamo andati a visitare un piccolo borgo a 5 minuti dalla costa, Algarrobo per l'esattezza. Sembrava una buona idea, le foto erano carine e i prezzi delle case molto bassi. Prima di tutto ora so perché amano tanto i 4x4. Col mio cabrio mignon abbiamo fatto fatica a salire e girare per le strade strettissime. E pure a doppio senso, dove tra uno specchietto e l'altro della macchina mancavano 10 centimetri a strisciare i muri delle case. Di conseguenza, se incontri un altro turista spericolato te la giochi a quello che dovrà fare meno retromarcia per arrivare ad un luogo dove potersi incrociare. Questa volta abbiamo vinto noi e mentre aspettiamo la retromarcia del povero turista butto l'occhio alla piazzetta alla mia destra. Quadro da urlo, quello di Munch. Tipica famigliola, padre madre, 2 bambine , zia, nonna, nonno cugino del terzo grado ecc. Vi descrivo solo mamma e bambine. Tutte 3 in versione maxi. Mamma con vestito corto verde bottiglia lucido, strettissimo tanto che faceva fatica a camminare, con tanto di segno della mutanda Sloggy che anche la mia nonna avrebbe buttata, scarpa con tacco quadrato anni 50 arancione, e cerchietto rosa nei capelli. Se qualcuno pensa che Platinette manca di gusto, allora doveva vedere questa che non ha neanche la scusa di essere stata un uomo (suppongo).
Bambine gemelline direi, avete presente le figlie di Gabrielle Solis in Desperate Housewife? Ecco. Vestiti rosa confetto con tulle bianco, fiocco gigante abbinato in testa, e per non farsi mancare niente ROSSETTO rosa. Allora passa i vestiti, ma mettere il rossetto a bambine di circa 10 anni.......
Il fatto di vestire dei gemelli allo stesso modo non mi fa impazzire ma ci può stare. Il problema qui è che vestono tutti loro bambini uguale. Hai 2 femmine di 4 e 12 anni? La povera ragazzina si trova anche lei il tutù (sembra che sia moda qui, boh) come sua sorellina, stesso colore ecc.... Hai 3 maschietti, tutti vestiti dello stesso colore. Per ora il top è stata una famiglia con 4 maschi, vi giuro che sembravano i Dalton di Lucky Luke!!!
Un altro bel esempio di una giovane mamma, sicuramente dispiaciuta per non avere 2 femmine, ma una femmina ed un maschio, ha vestita sua figlia come lei!!!!!!

Un altra non male è questa bimba già bruttina di suo vestita con la vecchia minigonna scozzese, calzetti lunghi col fiocco dietro e pettinata con 2 treccioni !!!

Dicevo prima che mi viene da piangere a pensarci, ma molto probabilmente sono gli ormoni, sì! sono gli ormoni, ma nel dubbio vi posto un paio di foto, sono un pò così così ma non voglio rischiare denunce per avere fotografati minorenni. Io ad esempio se potessi, denuncerei i miei genitori e i fotografi delle mie scuole elementari per mancanza di buon gusto. No, perché la moda della fine degli anni 70 per noi quarantenni allora ancora bambini ci conciava male. Ora mi guardo attorno e sto rivivendo tutto.....